Prima di rispondere a questa domanda, è necessario definire che cosa sia esattamente un “ettaro”.
L’ettaro è l’unità di misura utilizzata comunemente in Italia per indicare le dimensioni dei campi agricoli. Non fanno eccezione i vigneti. Un ettaro, tanto per capirsi, è pari a 10.000 m², cioè all’area di un quadrato con lato lungo 100 metri. Volendo fare un paragone con una superficie conosciuta da tutti noi, possiamo dire che un ettaro è leggermente più grande di un campo di calcio regolamentare che normalmente misura 100 x 70 metri (quindi 0,70 ettari).
Detto questo è comunque difficile dare un risposta definitiva alla domanda iniziale, dato che diversi fattori esterni possono influenzare in modo consistente la produzione di un vigneto. Tra le variabili che vanno considerate ci sono:
- L’età della vite. Le piante giovani producono mediamente di più di quelle più vecchie. La produzione, però, è di qualità inferiore. Chi ha la fortuna di possedere vigneti con piante molto vecchie, produrrà meno vino ma quello che metterà in bottiglia sarà certamente di qualità migliore.
- Le condizioni climatiche. Ogni varietà di uva ha diverse preferenze in termini di clima. Ci sono uve che crescono meglio con climi freschi e umidi. Altri che invece prediligono climi caldi e secchi. In condizioni “ideali” le vigne producono di più.
- La qualità del terreno. In genere i vigneti migliori crescono su terreni non troppo ricchi. Le piante che faticano di più a trovare il giusto nutrimento ripagano con frutti di qualità migliore. In genere in quantità non eccessive.
- La tipologia di vino che si vuole produrre. Ci sono disciplinari di produzione che limitano la quantità di uva che si può produrre per singolo ettaro di vigneto. Alcuni disciplinari sono più permissivi, altri meno. In genere questi ultimi sono quelli adottati dai vini che costano di più.
Da sapere
Fatte queste opportune premesse, un ettaro di vigneto può produrre tranquillamente dagli 80 ai 130 quintali di uva. In termini tecnici si parla di “resa per ettaro”. E, sempre in linea puramente teorica, possiamo dire che la resa dell’uva, una volta pigiata e trasformata in vino, è pari a circa il 70%. In altre parole da un chilo di uva si ottiene poco meno di una bottiglia di vino. E di conseguenza da una singola pianta di vite, a seconda delle condizioni descritte in precedenza, si può ottenere da una singola bottiglia di “alta qualità” o abbastanza vino per riempire più d’una bottiglia (di qualità solitamente inferiore).
Giunti a questo punto abbiamo tutti i dati necessari per dare una risposta alla domanda iniziale.
Da un ettari di vigneto si ottengono “in media” 100 quintali di uva e di conseguenza si possono ottenere più o meno 70 ettolitri di vino finito, ossia 9.300 bottiglie da 0,75 cl.